Orti sociali

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Il progetto ha reso possibile la realizzazione del Giardino del Principe, dell’Ortaccio e di un Ecomuseo. Il Giardino del Principe ospita il Giardino dei Sensi, opera di grande valore paesaggistico, culturale e ambientale, realizzato in collaborazione con la facoltà di Architettura della SUN, AIAB Campania, il Club UNESCO, la Federazione Italiana Superamento Handicap. Il Giardino dei Sensi è un luogo imperdibile: un'opera d'arte sensuale, viva, un'attrazione per gli appassionati di giardini e luogo d'incontro per chiunque cerchi un'occasione per staccare dallo stress quotidiano. All'ombra della vecchia torre del Casale di Teverolaccio le siepi orlano le diverse aree che ospitano tematismi costruiti con l'obiettivo di "ispirare i sensi": ascoltare, vedere, odorare, sentire e persino gustare. Il Giardino è un percorso di scoperta e consapevolezza accessibile a tutti, un luogo protetto nel quale provare esperienze insolite di sperimentazione sensoriale e nuove opportunità di gioco e conoscenza. Lo spazio è strutturato con una armoniosa fioritura che si alterna nel susseguirsi delle stagioni, con una vastissima varietà di essenze e colori, proprio come i diversi fogli di un grande calendario: Erbacee perenni, piante aromatiche, cespugli da fiore si alternano per variare la fioritura di mese in mese, nella straordinaria gamma dei colori, che va dal bianco, al giallo, al rosa, all’azzurro, al rosso. A settembre 2010 viene inaugurato l'Ortaccio, 18 orti sociali destinati ad anziani pensionati di Succivo che, attraverso pratiche di agricoltura Biologica, coltivano e producono specialità tipiche locali. Gli stessi anziani collaborano alla realizzazione di laboratori didattici con le scuole al fine di tramandare alle nuove generazioni le pratiche agricole tradizionali. Questi luoghi rappresentano i laboratori ideali per sperimentare nuovi approcci all'educazione ambientale e alla sostenibilità, ospitando gli alunni delle scuole che vogliono vivere un'esperienza diretta con l'ambiente, l'enogastronomia locale, le eccellenze dell'artigianato tradizionale, ma anche con la storia, l'arte e la cultura locale. Grazie a questo progetto, all'interno del Casale, si può finalmente vedere, sentire, ascoltare e vivere un'idea di tutela e valorizzazione di un bene prima abbandonato e oggi punto di riferimento per le progettualità ecosostenibili rivolte al territorio. L’"Ecomuseo Terra Felix" si propone, dunque, di orientare lo sviluppo del territorio di “Terra di lavoro” verso una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell’intera comunità locale, ma soprattutto di creare identità locale intorno a opportunità di sviluppo economico e di integrazione sociale. L’Ecomuseo è quindi sostanzialmente un laboratorio di riscoperta della cultura locale, ma soprattutto uno spazio in cui far interagire creatività e riutilizzo di materiali al fine di accrescere il senso di appartenenza alla propria comunità.
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